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Ermetico» ha significato d'assoluta chiusura ed è aggettivo che proviene dal nome greco di una divinità, Ermete Trimegisto, divinità adorata nell'Egitto quando, dopo Alessandro Magno, subì l'influenza della civiltà greca. Si diceva che Ermete Trimegisto fosse l'inventore dell'alchimia e che saldasse i suoi vasi di vetro con lo stesso vetro liquefatto, un po' come avviene oggi con le nostre fiale d'iniezione. Ermetico significa quindi perfettamente chiuso. In letteratura si chiama ermetica quella scrittura che è quasi completamente chiusa alla comprensione del lettore e tale aggettivo si usa soprattutto per la poesia. (it) |