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Lungi dall'eliminare le prime spiegazioni mitiche, la religione consolidò la cosmologia e l'antropologia a fondo mitologico dando loro nuove forme e una nuova profondità. A partire da questo momento la conoscenza di sé cessa di presentare un semplice interesse teoretico. Non è più un oggetto della curiosità e della speculazione, tanto che si finisce con l'affermare che essa costituisce il còmpito fondamentale dell'uomo. I grandi pensatori religiosi sono stati i primi ad additare un simile compito. In tutte le forme superiori di vita religiosa la massima «conosci te stesso» è stata considerata come un imperativo categorico, come il più alto precetto morale e spirituale. Un tale imperativo attesta, per così dire, un improvviso capovolgimento del primo impulso naturale a conoscere; esso comporta un ridimensionamento di tutti i valori . (it) |