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In Grotta a memoria d'uomo, in Valle da che i ricoveri avevan preso sesto abitabile, s'era insediato il gatto, comodo e silenzioso, salvo quando il sesso, intossicandolo, ne spremeva i lagni strani del suo spasimo erotico, fuori, nella solitudine di luoghi disabitati.
Se la diceva poco coi pescatori, coi quali viveva e di cui amava l'odore, ma gli davan lische; nella caverna trovava abbondanza di sorci e lucertole, a quei tempi ancora varie e numerose e grandi, assai più che in questi. Però, di lische ingrassava, di lucertole dimagriva. (it) |