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L'ambivalente, per non dire contraddittorio atteggiamento di Khatami verso il movimento per la democrazia ha suscitato richieste di dimissioni. "Khatami! Khatami! Fa qualcosa, oppure vattene!" è uno degli slogan intonati in questi giorni nelle università iraniane. Lo showdown in corso a Teheran ha rivelato che esistono due Iran. Uno è formato da studenti con la faccia rasata che indossano T-shirts e jeans, e fanno il segno "V". Appartengono chiaramente alla classe media, e ascoltano, anche in pubblico, cassette di musica pop. Le loro donne badano che il "hijab", ovvero il velo obbligatorio, non copra interamente i capelli pettinati con cura. Il loro grido di guerra è: "Democrazia subito!". A fronteggiare questo campo a Teheran c'era in questi giorni il campo degli Hezbollah: uomini dall'aria fosca e dalla barba cespugliosa, vestiti completamente di nero e armati con bastoni e coltelli. Le loro donne indossavano spessi veli e urlavano la loro rabbia furibonda contro i dimostranti. Il grido di guerra di questa gente è: "Allah Akbar!" . Tra i principali leader iraniani, Khatami è forse il solo tuttora capace di parlare a entrambi i campi. (it) |