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Il guaio per il giurista è troppo spesso quello di dimenticare che maneggia del materiale storicissimo e che i risultati da lui conseguiti, anche se validi, sono relativi, relativi a certi luoghi, a certi tempi, a certi stadii di civiltà storiche, debbono cioè essere fissati con la disponibilità a variarli in ragione della loro naturale elasticità. Il guaio per il giurista è la tentazione – intensa in ogni ordinatore – a immobilizzarsi e assolutizzarli, una tentazione che è pressoché costante nel cultore d'un diritto positivo, avvezzo a separare e isolare il punto minimo del suo oggetto d'indagine, il diritto vigente, dalla lunga linea storica nel cui alveo si còlloca e si giustìfica. (it) |