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Le domande sul senso dell'universo e sull'esistenza di un creatore continuano ancora oggi ad affascinare il grande pubblico. Nel 2018 è stata messa all'asta una lettera privata scritta da Einstein poco prima di morire; i battitori l'hanno aggiudicata per 2,9 milioni di dollari, una cifra che andava persino oltre le loro aspettative.
In questa e in altre lettere, Einstein si dichiarava incapace di rispondere agli interrogativi sul senso della vita, ma era chiaro ciò che pensava riguardo a Dio. Un problema, scriveva, è che in realtà ci sono due tipi di Dio, tra cui spesso facciamo confusione. Il primo è il Dio personale, il Dio a cui ci rivolgiamo nelle nostre preghiere, il Dio della Bibbia che sbaraglia i filistei e premia i credenti. Einstein non credeva in questo Dio; non credeva che il Dio che aveva creato l'universo si mettesse poi a interferire negli affari di mere creature mortali.
Tuttavia, credeva nel Dio di Spinoza, ossia il Dio dell'ordine presente in un universo che è bello, semplice ed elegante. L'universo avrebbe potuto essere brutto, casuale e caotico, ma invece ha in sé un ordine nascosto che è misterioso e profondo. (it) |