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Il Robertelli capì veramente a fondo il pensiero dell'antico? Più che non si creda, forse, e certo quanto lo spirito dei tempi gli consentiva. Ne capì di sicuro uno dei significati eterni, quasi domestico a noi, ma al quale non era giunto il rinascimento e oltre il quale non andrà alcuno dei suoi successori compreso il Tasso. Gli scrupoli condurranno anzi a un regresso. Capì insomma che la storia, per quanto «adnotata» e abbellita da immagini poetiche, non può diventar poesia se il poeta non se ne faccia una sintesi sua; che non v'è grandezza o bellezza di personaggio storico suscettibile di passare nella poesia così come sta; che, nella storia, quale si scriveva allora, c'era una parte sola di ispirazione poetica: le concioni poste in bocca agli uomini illustri dalla fantasia dello storico. (it) |