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Scrjabin. Ci sono cose che si vorrebbe quasi che non avesse detto, note che rendono infelici perché provocano la nostalgia crudele di una gioia che non si conoscerà da nessuna parte in questo mondo. Vengono dal paese lontano che è la nostra vera patria, il paese della gioia ritrovata per sempre. Le mazurkas, certe hanno questa virtù magica. Chi era quell'uomo? Chi era veramente? Le biografie rivelano sempre e soltanto quello che non è il segreto. La linea delle frasi melodiche, non è l'eleganza un po' sdegnosa di Chopin, è la divina negligenza dell'infanzia in Scrjabin, così dotto e di una semplicità piena delle complicazioni inattese dell'improvvisazione. Ma che dire che non sia al di sotto di questo meraviglioso mormorio fatto di luce. (it) |