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Di che cosa abbiamo paura? Abbiamo paura di essere contagiati da queste coppie? Cioè, che chi non è gay potrebbe diventarlo? Quello che a me fa specie, poi, è il balletto delle parole. Non si può chiamare "matrimonio", non si può chiamare "famiglia" allora si è trovata quest'espressione che è "formazione sociale". Che espressione è "tipica formazione sociale"? Allora a me sono venute altre idee per chiamare queste coppie e sono: "coppie in tandem contromano", "sporadico grumo emotivo", "insolita cooperativa inguinale", "agglomerato umano anomalo", "unione tra diversamente sposati", "accrocchio provvisorio atto allo scambio di fluidi", "aggregato di attrazione non solo a scopo divertimento", "estremisti sentimentali autoreversi. (it) |