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Da un lato sono caduti, in parte, i burqua e i folli divieti fondamentalisti. Sono tornate la musica, la scuola, la radio, la stampa, la televisione. Sono ricomparsi gli aquiloni, gli animali domestici, persino i fiori che, secondo l'ortodossia punitiva dei mullah, rappresentavano una profanazione inflitta alla sacra tenebra senza odori e colori del loro Islam sadomasochista. È riesplosa la tifoseria negli stadi dove, per cinque anni, l'unico divertimento circense era stato il taglio in pubblico di braccia e teste d'infedeli. (it) |