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Oggi sanno leggere quasi tutti: ma ben pochi sanno pensare. Soprattutto nei temi di studio, un orecchiante e un saputo è ancora più inerudito dei rozzi, e a differenza dei rozzi confessi, è inerudibile perché crede di sapere il fatto suo. La segnalazione dei libri da non leggere è come la segnalazione stradale: nessuno si offende per i segni che regolano il traffico, con la scusa che lui è uomo intelligente e pratico, e capisce da sé. Non è senza la massima attenzione e i più sapienti accorgimenti che la Chiesa compie i suoi interventi. Soprattutto non li compie mai con quella animosità che i nemici e i figli fuggitivi le ascrivono in simili occasioni. Non si capirebbe che gusto potrebbe provarci la Chiesa, che utilità riportarne. C'è più profitto a giudicare col mondo, c'è più gusto di natura corrotta a blandire l'errore che a condannarlo. Affermare la verità conculcata è sempre affrontare un violento, disarmarlo. La Chiesa, infatti, ci ha quasi sempre rimesso, lì per lì, nel compimento di questo dovere: è diventata impopolare, è stata ingiuriata, anche i buoni ha lasciato perplessi e un po' intimiditi. (it) |