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Maestri e scrittori di cose scacchistiche si sono sbizzarriti nel voler trovare una definizione complicata per spiegare al principiante che cosa sia la «combinazione».
Non vorrei seguirli su tale improba strada e dirò con le mie povere parole che cosa io intenda con tale denominazione.
«Lo sfruttamento d'un errore avversario con un seguito di mosse praticamente o assolutamente forzate».
I romantici del nostro gioco torceranno la bocca, indignati, e profondamente! Una definizione così disadorna e così prosaica? Come?! Le meravigliose combinazioni di Morphy, Anderssen, Alekhine, sono dovute a sviste dell'avversario?
Sono spiacente di non poter essere d'un'opinione diversa. Leggetevi una partita corretta e vedrete che combinazioni non ce ne saranno per quanto uno si faccia venire il mal di capo a cercare. (it) |