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Donna Costanza, senza le pose antipatiche della letterata, della politicante, spiegò influenza salutare e profonda – assai più di molte sue amiche, dal carattere chiassoso, remuant. Essa respingeva le lodi che le venivano fatte dagli amici riconoscenti; ma in cuor suo avrà pensato e detto, come la Poesia del Pascoli: «io sono la lampada che arde soave»; al mite e fermo chiarore della mia fiamma di patriottismo gli esuli si sentono più sereni e più forti. Altro non chiedo. Ogni ambizione femminile impallidisce dinanzi a quest'intima soddisfazione. (it) |