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Rybak è un artista più grande del grande Chagall; nonostante l'esperienza parigina – che lo inserì nella cultura occidentale, con tutta la poesia della sua patria nell'Est, e gli diede una certa fama – non è entrato nella circolazione internazionale, come meriterebbe, e forse non vi rientrerà più. Oggi i media sono il messaggio, cambiano e cancellano la storia, come fa il Grande Fratello in 1984 di Orwell. L'industria culturale ha distrutto i posteri; non ci saranno revisioni dei trionfi presenti, non verrà veramente l'ora di Rybak, tutt'al più qualche fievole e momentanea riscoperta da parte di pochi amatori. A chi ha sarà dato e a chi non ha sarà tolto anche quel poco che ha. Ma se il grande mondo costringe all'inchino, si può sempre farglielo alla rovescia, come Bertoldo. L'inaudita grandezza di Rybak splende nell'ombra. (it) |