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Algido è quest'inverno arso di guerre: | e l'anima già debole a resistere | si prepara a piegarsi alla violenza. || Pensiamo all'estate! Quando metteranno fronde | i nostri boschi: bello sarà camminarvi | mentre nel denso profumo dei nostri giardini | s'impiglierà tra le rame la noce che sta per cadere. || Pensiamo al finire delle sere dorate: in mezzo | al rimbalzare delle palle strilleranno | matassa aggrovigliata le torme dei bambini: | sventaglianti criniere, i lucenti cavalli || si lanceranno là verso il tramonto | e sulla nostra testa sarà tutta | un cinguettio di rondini la bruna grondaia. || Sarà così? Sarà così! Perché alfine | dovrà esserci la pace. | Oh resisti, anima, fino ad allora: difenditi. (it) |