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Come la generazione del primo dopoguerra aveva avuto la sua poetessa in Edna St. Vincent Millay e il suo poeta in Hart Crane, la generazione del secondo trovò il suo poeta in Allen Ginsberg. Il suo Urlo, uscito nel 1956, fu il manifesto di una generazione che non credeva più nei miti pseudo-scientifici che avevano condotto alla nuova meccanizzazione dell'America e alla sua incondizionata adorazione del denaro come mezzo per procurarsi il potere a tutti i livelli; ma reagire al mito del denaro naturalmente riuscì molto difficile: il denaro è un veleno – è un vizio – per vincere il quale non è ancora stato fondato nessun club. (it) |