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Ai lettori accaniti di gialli allora io dico; per favore, non scrivetemi altre lettere per dirmi che non ho letto i libri giusti. E ai sette corrispondenti che sono del mio parere, dei quali alcuni mi hanno ringraziato per averli aiutati a liberarsi da un'abitudine che loro stessi consideravano una perdita di tempo e una degradazione dell'intelligenza, ma di cui erano divenuti schiavi per conformismo e per l'enorme suggestione degli invocati esempi di Woodrow Wilson e di André Gide, a questi spiriti saldi e puri io dico: amici, rappresentiamo una minoranza, ma la letteratura è dalla nostra parte. Con tanti bei libri da leggere e da studiare e da conoscere, non c'è nessuna ragione di attediarsi con questo ciarpame. E con la penuria di carta che assilla gli editori e con tanti scrittori di prim'ordine che non riescono a farsi stampare, faremo bene a scoraggiare lo spreco di carta, che potrebbe essere destinasta a un uso migliore. (it) |