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Vedo che l'esattezza dell'esposizione del Borsa e la giustezza dei suoi giudizi vengono riconosciute da uno dei più esperti critici teatrali inglesi, da William Archer . L'Archer rimprovera soltanto al Borsa la troppa severità della tesi generale, che un teatro inglese contemporaneo non esista: la quale tesi gli sembra dalle analisi particolari che l'autore poi dà delle singole opere. E mi pare che l'Archer abbia ragione, e che un teatro in cui sono opere come quelle che Borsa fa conoscere ai lettori italiani, sia bene qualcosa di esistente; perché l'esistenza di un teatro non può significare chiaramente altro che l'esistenza di alcuni autori e di alcune opere, fornite di caratteri originali. (it) |