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Noi conosciamo non solo la caduta degli Dei, ma anche lo smascheramento di tutti i miracoli attribuiti loro. Ogni Baal trova il suo Daniele. Incominciamo a dubitare quando il nesso, oppure 'quell'uno accanto all'altro' attraverso il quale il miracolo appare evidente, si è allentato.
Allora il miracolo materialmente si svela come impossibile, come assurdo. Però ci si crede sempre.
Cambia solo ciò che è degno di fede, il cenno convincente sul fatto. Tuttavia questo cenno attraversava sempre il fatto. Se Filemone e Bauci si spaventano – non è perché la brocca si riempie 'da sé'. Non si spaventano per il riempimento ma per il luogo del 'sé'. Quando Cristo dice: 'Tuo figlio è vivo', non intende che il cadavere adesso si riempia di vita come la brocca del vino, egli intende il figlio e la vita stessa – aldilà delle trasformazioni. Ciò suscita paura e speranze: i miracoli cambiano, il tremendum rimane. Non si riferisce al gioco delle onde, ora quieto ora infuriato, ma alla silenziosa profondità dell'oceano (it) |