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Forse, il dato più da sottolineare per cogliere la dimensione effettiva del potere nella Napoli ducale è la costante subordinazione dell'arcivescovo ai duchi: l'opposto di quella spiccata presenza vescovile nella storia politica dell'epoca, che ebbe così grande parte nel preparare la vocazione e le forze dell'autonomia cittadina e nella formazione del mondo comunale; e il parallelo, invece, della tradizione e romano-bizantina di assorbimento del potere ecclesiastico nell'azione dello Stato. (it) |