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La liturgia è fatta di riti con parole e azioni esattamente ripetute. Così l'otto marzo si mettono solo giornaliste a leggere i notiziari, le si lucida un po' e si pone sul loro tavolo un enorme mazzo di mimosa. Queste signore, spesso vessate nel resto dell'anno, sono poi costrette a presentare servizi pieni di donne che sfilano orgogliose di qua e di là. Sono donne struccate ma comunque belle, come vuole l'iconografia dei manifesti veltroniani opposta al vacca-look di certo centrodestra. Generalmente si tratta di figuranti prese pescando nell'ampio bacino del precariato, in quanto le donne vere in quel momento stanno urlando in pizzeria davanti a un burino in mutande leopardate. Così da decenni. (it) |