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È un genio che si slancia nel mezzo del campo dissodato.
Egli non si produce man mano, ma scoppia. È detto seguace del e di Pietro da Cortona, ma è seguace di tutti e di nessuno. Egli si forma un disegno, ma di pennello, e si forma una tavolozza con la quale ruba agli altri pittori quello che gli può servire e li manda poi, come suol dirsi, al diavolo, senza curarsene più. È il caso di dire: Voler mais tuer! Imita tutti talvolta, e non per servilità d'imitazione, ma per mostrare che egli sa fare come altri e meglio. Pancottone nel suo vivere, ma turbolento mariuolo in arte. (it) |