Mention922645

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so:text Le divinità del pantheon mesopotamico sono divinità dei viventi, le quali premiano i buoni, cioè gli uomini pii, e castigano i cattivi, gli empii, appunto durante la loro vita. Il premio consiste, come risulta dalle preghiere di molti monarchi agli dei loro protettori, soprattutto in una lunga vita prospera e non rattristata da malattie, in una vecchiaia felice e in una numerosa posterità; il castigo, nell'essere privati di questi doni della benevolenza divina: l'empio era il ludibrio degli spiriti malvagi, che lo tormentavano con ogni sorta d'infermità prima di dargli il colpo mortale. Ma se le idee dei Babilonesi-Assiri sul corso della vita terrena rispetto alla condizione dei buoni e dei cattivi sono, come si vede, molto semplici e chiare, altrettanto non si può dire delle loro nozioni intorno alla vita futura: di cui i testi tacciono quasi affatto. Si credeva all'immortalità dell'anima, e che essa sentisse maggiormente il dolore del distacco dal corpo, se questo era maltrattato o lasciato insepolto. Nessun accenno però al destino dell'anima dipendentemente dall'annientamento o dal durare del corpo stesso nella tomba. (it)
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so:description Mitologie orientali (it)
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Triples where Mention922645 is the object (without rdf:type)

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