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Egli non ignora, ripeto, la gravità delle crisi ma sembra usarle per meglio realizzare lo scopo prioritario della sua strategia politica. Si vale del nazionalismo armeno per tenere a bada gli azeri e del nazionalismo russo per controllare i baltici. Usa gli argomenti della perestrojka contro i conservatori e gli argomenti della conservazione contro gli impazienti. Si vale della crisi economica per chiamare in causa le responsabilità degli oppositori in seno al partito e per meglio argomentare la necessità di un suo radicale rinnovamento. E continua nel frattempo a perseguire il suo obiettivo principale: sconfiggere gli avversari, eliminare i compagni infidi, estendere e consolidare il controllo del partito. (it) |