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Scopa e Prassitele: quanto contrasto in due artisti quasi contemporanei! In Scopa tutto patetico, eccitato, tutto azione, in Prassitele pace, abbandono assorbimento. Le figure di Scopa riottose con capo supino, quelle di Prassitele dimettono il volto. Quadrati, angolosi i crani scopadei, ovali, tondeggianti i prassiteleci. Aperta la bocca scoprente i denti nel primo, socchiusa con soave sorriso nell'altro. Scopa sprofonda l'occhio nell'orbita, lo sbarra, ne distacca recisamente le palpebre, Prassitele lievemente lo addentra, lo allunga, quasi fonde la palpebra col bulbo. Eppure, per quanto contrastanti nell'aspetto individuale, ambedue muovono sopra un terreno comune, prestano fraternamente favella alla voce intima del secolo. (it) |