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Questo mausoleo, dove in urne d'oscuro marmo | giacciono le spoglie di monarchi e di regine | di Spagna, avanza nella tenebra del tempo | senza tregua, come nella stiva di una nave insonne. | | Nel fermarsi sotto la sobria | volta di questo spazio, dove la morte acceca | le sue greggi e si concede in permanenza inappellabile, | nessuno potrebbe dirsi estraneo all'enigma che qui apre | le istanze; e nel donarci ancora breve proroga | ci fa sapere ciò che di noi in verità è stato | e ciò che dobbiamo a queste spoglie nell'ordine | che regola la nostra vita, la cui cifra qui si manifesta | oppure per sempre si cancella e muore. (it) |