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Lui non sopportava le ingiustizie, non sopportava i prepotenti e chi si approfittava dei più deboli. Aveva una grande compassione per chi credeva, a causa della disperazione, nelle affermazioni dei ciarlatani, come chi si convinceva che i guaritori filippini o quelli carismatici potessero davvero curare le malattie... Perché si rendeva conto che si trattava di persone disperate, che erano state illuse. Dunque, era furibondo nei confronti dei personaggi che alimentavano false credenze. Ed era questo un po’ il motore che lo faceva insistere, andare avanti e impegnarsi tantissimo per ridurre – se non togliere di mezzo – le attività di questi ciarlatani. (it) |