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Lo scienziato positivista si trova in presenza della natura quasi come si troverebbe un selvaggio in una biblioteca di libri rari e preziosi. Per un selvaggio un libro è una cosa di dimensione e peso ben definiti. Per quanto a lungo si chieda a che scopo serve quello strano oggetto, non scoprirà mai la verità basandosi sul suo aspetto esteriore, e il contenuto del libro seguiterà a essere per lui lincomprensibile noumeno. Tuttavia non c'è errore più grande di quello di dividere il mondo in fenomeni e noumeni, di credere che fenomeni e noumeni siano separati gli uni dagli altri e suscettibili di essere conosciuti separatamente. Questo è analfabetismo filosofico, che traspare chiarissimo nelle teorie dualistiche dello spiritismo. La divisione in fenomeni e noumeni esiste soltanto nella nostra mente. Il "mondo fenomenico" è semplicemente la nostra percezione sbagliata del mondo. (it) |