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Chi sei?- Gli chiese Em, serio. A quel punto soltanto uno sciocco non avrebbe ancora capito che Victor non era di certo un disperato morto di fame, al di là di dove aveva dormito nell’ultimo periodo.
-Non ci troveremo mica in una situazione del tipo “se mi dici chi sei, poi sarai costretto a uccidermi”?
Victor sorrise per la prima volta. –Qualcosa del genere.
-Sei un agente segreto?-si lasciò sfuggire Em. Sembrava quasi la scena di un film, e proprio mentre pronunciava quelle parole, lui stesso non ci credeva, anche se non era così improbabile, almeno non più di tutte le altre assurdità che gli erano successe da quando suo padre era morto.
Victor scosse il capo. –Non sono un agente segreto. Diciamo semplicemente che lavoro per un organismo che si chiama Sezione 7. Si tratta di qualcosa di un po’ più segreto rispetto ai Servizi Segreti.
Em spalancò gli occhi. –Più segreto dei Servizi Segreti?
-Trovi l’indirizzo dei Servizi Segreti nella rubrica del telefono, hanno persino un sito web. – disse Victor.- Non mi pare ci sia molto di segreto in tutto ciò, o sbaglio? Invece la Sezione 7 non la troverai elencata da nessuna parte, e se tu cercassi di persuadere qualche autorità a parlarne, non farebbero altro che negare la nostra esistenza.
-Perciò questo è tutto ciò che mi dirai e nulla di più?
-A dire il vero, no, non è tutto. Se mi dai il tempo di preparare il caffè, ti racconto molte altre cose. Comprese alcune che persino i Servizi Segreti non conoscono. (it) |