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Dovevo subire. Non avevo assolutamente la forza di contrariarlo. Mi spaventava la sua sicurezza di parola, mi intimidiva la forza della sua personalità. Anche se io mi sono pubblicamente confessato un ragazzo maleducato, nel senso che ero capace di formidabili gaffe, e questo mi nocque non poco, c'era comunque una educazione che mi metteva un minimo al riparo da questo rischio, avevo pur sempre quel fondo di buona educazione piccolo borghese per cui era un dogma non mancare di rispetto ad un uomo che ha i capelli bianchi. Una risposta che fosse anche lontanamente impertinente, non diciamo neppure insolente, non gliela avrei mai data. Il mio solo modo possibile di protesta era la fuga. (it) |