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Il processo per l'assassinio di Carnevale fu il primo evento mediatico-politico della storia della mafia e dell'antimafia: l'accusa e la difesa erano rappresentate da due futuri capi di Stato, Pertini e Giovanni Leone. Papà aveva convinto Francesca Serio a rilasciare interviste a tutti gli inviati dei grandi giornali: nasceva così il personaggio di una madre-coraggio che rompeva l'immagine rituale di una Sicilia familistica e rassegnata, per schierarsi in prima linea contro i carnefici del figlio. Il suo spirito battagliero s'intuiva già nelle prime righe della denuncia, scritta da mio padre e da lei firmata, in cui emergevano le connivenze dell'apparato di sicurezza locale con la mafia e si chiedeva che le indagini fossero condotte direttamente da Palermo. (it) |