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Quando Hitler conquistò l'Austria e la Germania, Freud fuggì in Inghilterra: abbandonò l'Austria meravigliosa rappresentata da Joseph Roth, che gli assomigliava profondamente con la sua Marcia di Radetzky. A Londra gli asportarono l'osso della mandibola al punto di impedirgli di parlare. Il cancro si diffuse rapidamente. Taceva, taceva, sebbene continuasse a scrivere vorticosamente con la sua grazia di grande classico. Morì fumando uno dei suoi dilettissimi sigaretti. Chissà cosa pensasse e in quali vertigini si inoltrasse, mentre, pazientissimo, ascoltava i messaggi di Thomas Mann e di Stefan Zweig. (it) |