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la storia di Cinzia la vedo come una commedia, una di quelle in cui c'è il momento drammatico o di commozione, e poi si torna al sorriso. Si vive, si ride, si piange.
La base di partenza è sicuramente drammatica, perché, nonostante sia il 2018, ancora dobbiamo subirci gente che parla come se arrivasse dal medioevo, dall'inquisizione. Lì il dramma è di base. Ma quello che, secondo me, emerge in questa storia, come un fiore che nasce dalla merda - per dirla proprio alla francese - è questa solarità di Cinzia, la sua incoscienza nel cercare di essere se stessa pur di riuscire a ottenere la felicità, come la cerchiamo tutti. Però lei lo fa con un animo più leggero, io l'ho sempre ammirata per questo. Non sarei in grado di fare come lei, sei io fossi nelle sue condizioni, sarebbe abbastanza drammatico per me, resterei in casa e non saprei veramente da che parte ritirarmi, perché ho un carattere molto più cupo di Cinzia. (it) |