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Come amo questi piccoli porti ai piedi del Vesuvio!
Fra basse rocce di basalto una piccola spiaggia nera e sassosa; si sale su reti ammucchiate, fra tante barche corte dalla robusta costruzione che ficcano curiose la punta sulle soglie oppure, voltate dall'altra parte fra le pietre che limitano la spiaggia. In un angolo, del tutto ricoperto di stoppa, uno snello yacht di lusso, proprietà di una villa vuota da anni, accanto una barca più grande in costruzione: intere stirpi di pescatori dalla figura tozza, muti, l'uno accanto all'altro che lenti camminano lungo le reti, tutti a piedi nudi, con i calzoni rimboccati fino in alto, per lo più vestiti di blu con in testa un azzardoso berretto a visiera. Protette dal molo, sfiorandosi piano, sono ferme alla rada tranquille alcune navi da trasporto che una volta erano variopinte, cariche sino a sprofondare di tufo e di terra pozzolana, su cui la gente di mare con infinita calma si prepara la cena. Il mare chiaro, un po' pigro, un po' minaccioso sale e ridiscende dalle rocce di basalto, lisce e scavate dai piedi nudi dei pescatori che vi sono saliti per millenni. (it) |