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Tra i migliori ad aver affrontato il tema del satanismo "quotidiano", il film conserva anche qualcuno dei tocchi perversamente erotici che spesso caratterizzano l'opera di Dennis Wheatley, scrittore specializzato in horror satanici tra i quali il romanzo da cui è stato tratto questo film è uno dei più noti. Richard Matheson, ottimo scrittore in proprio e consumato sceneggiatore, sveltisce e semplifica la trama, togliendo i toni feuilletoneschi di Wheatley per asciugare la storia e renderla più veloce. Il grande Terence Fisher dirige con finezza ed efficacia, dimostrando ancora una volta le sue grandi doti di narratore di racconti morali dei quali riesce sempre a cogliere e trasmettere la vera essenza. Proposto dalla Hammer da Christopher Lee, è anche un magnifico "veicolo" delle sue doti, che danno carisma e autorevolezza a Richleu, restando per una volta dalla parte del Bene. Anche Charles Gray brilla per la sua interpretazione sinistra e insinuante, in un cast comunque buono anche nei ruoli di supporto, a partire dall'affascinante Niké Arrighi. Peccato che la carenza di effetti speciali danneggi in parte il climax, così come sarebbe successo, ben più gravemente, nell'altro film che la Hammer ha tratto da Wheatley. (it) |