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Ero pronta per ritirarmi, come avrei dovuto fare, avendo ormai 35 anni. Ma non facevo che migliorare così furono costretti a portarmi alle Olimpiadi. La squadra americana era la grande sfavorita. Nella semifinale contro l'Australia eravamo dietro di 1,7 secondi. Nessuno aveva mai recuperato un simile svantaggio nell'inseguimento a squadre. Vincemmo sul traguardo di ottantuno millesimi di secondo. Avevo 39 anni quando sono salita sul podio olimpico. Sono tuttora l'atleta più anziana, maschio o femmina, ad essere andata alle Olimpiadi in questa specialità. La mia dieta era l'aspetto più importante per essere in grado di performare e vincere per la Nazionale ai Giochi Olimpici. (it) |