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Era troppo avanti. Faceva un alpinismo che, fatto ancora oggi quarantacinque anni dopo, sarebbe stratosferico. Faccio un paragone, è come se: oggi il miglior maratoneta corre in due ore e zero tre, e lui correva in un'ora e quaranta già allora. Era avanti su roccia, su ghiaccio, su misto. E, tante volte lo dimentichiamo, da quella spedizione lui tornò vivo, ma perse tutte le dieci dita dei piedi. Reinhold Messner è diventato Reinhold Messner, facendo tutto quello che ha fatto, senza le dita dei piedi. (it) |