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Credo che la tradizione non debba apparire, a noi occidentali, come un insieme dogmatico ed esteriore da prendere come ci viene offerto. È qualcosa che noi riproduciamo e in questo senso la mia posizione è differente da quella di alcuni seguaci di Guénon, che considerano la tradizione come qualcosa di stabile, esterno alla storia occidentale. Non si tratta di accettare qualcosa di esteriore e di esistente, ma di creare daccapo; e risulta evidente che tutta la filosofia occidentale mi appare di una notevole intensità e di una enorme validità attuale. Il suo incontro con la verità orientale non può dunque essere un'imitazione ma, ripeto, una nuova creazione, e ciò situa l'Occidente in una corrente storica di una positività assoluta. (it) |