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Guglielmo Cottrau non era soltanto un melomane, come leggo a capo della sua preziosa raccolta d'autografi: Le portefeuille d'un mèlomane, nell'estratto dalla Revue Britannique: era musicista da capo a piedi. L'anima di lui cantava sempre, come la frase d'una melodia belliniana; i nervi vibravano, mandando suoni, come le corde d'uno Stradivarius, e i canti, e i suoni, in quel paese cosi dolcemente musicale, inspirati dalle semplici, dalle ingenue cantilene di quel popolo, diventavano canzoni più belle, più complete assai delle originali. (it) |