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Dalla sua qualità di re delle acque deriva la sua saggezza, che fa di lui, come si legge in vari inni, «la guida intelligente, il dio della vita pura, il signore delle conoscenze, della gloria umana». Era tenuto in conto di sommamente buono, anzi uno dei suoi nomi antichi fu Dugga, «il buono», e di sommamente benefico, quale si era rivelato all'epoca del diluvio, provvedendo alla salvezza di Sitnapistim. Lo si considerava inoltre come datore delle leggi, secondo cui debbono governarsi i principi e popoli, e quindi come amante della giustizia: donde, ancora nella saga del diluvio, il rimprovero che egli move a Bel di non aver fatto distinzione fra buoni e cattivi, fra innocenti e colpevoli. (it) |