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Una donna per esperienza conosce quel modo della creazione che consiste nel mettere al mondo una creatura generandola dalle proprie viscere. Qui invece a partorire è un maschio e il gesto, osservato dal punto di vista femminile, introduce alla prima e fondamentale e imperdonabile trasgressione dei confini di genere: che un uomo dia la vita non è l'esperienza comune della specie umana, dove la prima fondamentale divisione si ordina per l'appunto in rapporto alla differenza della prestazione sessuale, che destina la donna, e non l'uomo, a farsi grembo della riproduzione. (it) |