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Molto di questo rapporto con l'omosessualità si trova in un romanzo che lui scrisse per il "Consorzio Nuova Venezia", Amicizie profane, finora fuori commercio. Sono più di 400 pagine, il racconto di due amici. Nino e Onni, guarda caso un anagramma, due volti di una stessa personalità. Onni, l'italiano, è un attore divo delle scene, figlio d'una madre che lo prostituiva ai nazisti, votato al divismo. Nino è lo scrittore che crede nella ricerca interiore, nella sensualità riportata allo scavo in noi stessi Quello che ha scritto in Amicizie profane spiega una cosa: che gli dà fastidio, nell'omosessualità, il rischio della fusione, della perdita di personalità. Brodkey tiene insieme gli opposti. Una cosa è certa: qualunque cosa scriverà sarà un modo di sopravvivere e sarà un modo di sopravvivere attraverso la scrittura. (it) |