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Un giorno, una ventina di anni fa, ero a Cracovia nel solito caffè dove mi vedevo con gli amici. A un certo punto vedo seduta in un piccolo tavolino proprio lei, Wislawa Szymborska. Per timidezza e per la grande emozione ho fatto finta di non riconoscerla. Pur amandola molto non volevo disturbarla. Dopo un po’ ho sentito una mano sulla spalla, era lei che si veniva a presentare. Non è incredibile? Io allora ero ancora una giovane scrittrice e lei si avvicinava per conoscermi. Mi disse: Olga voglio congratularmi con te per i tuoi libri. (it) |