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La relazione fra questo orientamento e un ambiente ormai privo di senso è data dall'opposizione esistenzialistica fra 'autenticità' e 'inautenticità'. L'Heidegger parla dello stato di inautenticità, di tramortimento di "copertura" di se stessi o di fuga da se stessi proprio al trovarsi, all'"esser gettati" nell'anòdina esistenza pubblica quotidiana con le sue "evidenze", le sue chiacchiere, i suoi equivoci, i suoi grovigli, le sue utilità, le sue forme di "tranquillizzazione" e di "deiezione", con le sue diversioni evasionistiche. L'essere autentico si annuncia e si propone quando si sente il nulla quale sottofondo di quell'esistenza e si è richiamati al problema del proprio essere più profondo, di là dall'Io sociale e dalle sue categorie. (it) |