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Il mondiale non lo so, perché eravamo all'inizio della stagione. Ma con quell'errore persi i grandi di capitano all'interno della Brabham. Gradi passati automaticamente a Nelson Piquet: dovetti, quindi, accodarmi a lui e aiutarlo a vincere quel mondiale. Non era neanche quello, è che la Brabham non aveva la potenzialità di puntare su due macchine. Alla fine, poi, per correre dietro a Prost che aveva una Renault molto collaudata perché usava quel tipo di motore da due anni, mentre noi lo avevamo fresco fresco, la direzione della squadra mi usò come cavia di pezzi motoristici sperimentali. Quindi io peccai moltissimo in affidabilità. Quell'anno mi fermai un sacco di volte perché tante cose che erano nuove le mettevano sulla mia macchina e una volta archiviati i problemi venivano portate sulla macchina di Nelson. In effetti questo programma ha funzionato, perché alla fine io vinsi l'ultimo Gran Premio in Sudafrica e Piquet divenne campione del mondo. (it) |