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In questo giardino berlinese che ne racchiude cinque o sei immensi, alpestre, tropicale, asiatico, eccetera, passeggiamo incantati dalla sovrabbondanza di piante e fiori variopinti. Gli Stati del Sud sono mirabilmente ricostruiti, montagne di fiori, alberi strani come il sorprendente liquidambar mal descritto da Chateaubriand con il suo fogliame che va dall'oro al rosso cupo e al viola; da solo, è tutta un Indian summer, tutte le tonalità immaginabili che si mescolano in un unico albero.
La bellezza selvaggia e l'inesauribile disordine delle foreste del Sud, è come se ce ne fosse svelata una frangia. Ho sognato sotto questi alberi di una magnificenza aggressiva, sognato la foresta che assediava le graziose città della costa in Georgia, in Carolina: cherokee e seminole vi si sarebbero sentiti a casa propria. (it) |