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Poi, nel 2005 Abdellah Taia, nato a Rabat nel 1973, dà alle stampe il racconto «Le Rouge Tarbouche», in cui parla della sua omosessualità senza giri di parole; e la rivendica a pieno titolo nel romanzo «L'armée du Salut» pubblicato un anno dopo da Edition du Seuil . La stampa marocchina se ne occupa per giudicarlo in termini per lo più spregiativi, scrivendo ad esempio: «Si è prostituito per piacere all'Occidente»; oppure: «A parlare non è lui, ma il suo posteriore»; o ancora: «Lo pubblicano e ne parlano solo perché è omosessuale. (it) |