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Pietro Vial, generale comandante la provincia palermitana, e direttore di polizia, astuto e inflessibile, s'era addato per tempo della congiura. Nato a Nizza, giovine servì nel reame, fu colonnello di gendarmi, però uso a scrutar gli animi e le cose, scorta la nimicizia degl'isolani, le segrete adunanze, i libelli, le propaganti accuse a Napoli, gl'incitamenti stranieri, e 'l contemporaneo divampar d'Italia e Francia, previde imminente la sollevazione. Molte fiate ne rapportò al ministero in Napoli, ogni dì ne tenea proposito al luogotenente, col quale giunse ad acerbi detti; ma i ministri, abbaccinati dalla loro stessa forza, poco volevan credere, e men credeva quel misero Mayo volteggiato da' congiuratori ch'aveva attorno. Non si prese valido provvedimento. I nobili tementi e abborrenti il Vial, fean le lustre di tacciarlo visionario e crudele; e mentre discreditavanlo, affrettavan le mosse. (it) |