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È stato indiscutibilmente il migliore editore italiano del Novecento. Ma aveva un carattere impossibile. Certe volte incrociavo Ponchiroli che mi diceva: "Sai è una settimana che Einaudi non mi insulta. Starà male secondo te?". Negli ultimi anni della sua vita la parte affettiva nei suoi confronti divenne molto forte. L'ultima volta che andai a trovarlo a Roma, mi fece vedere la sua biblioteca. Dopo quello che era accaduto, la sua estromissione dalla casa editrice e il commissariamento, aveva ricomprato tutte le prime edizioni che l'Einaudi aveva pubblicato. (it) |