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La terra sarà maledetta per colpa tua; tu ne mangerai il frutto con affanno tutti i giorni della tua vita» Genesi, 3-1.
Questo passo corrisponde a quello di Esiodo, nel quale si afferma che gli dèi hanno reso affannoso agli uomini procurarsi il cibo, mentre prima bastava il lavoro di una sola giornata per un anno intero.
La vera abbondanza, la copiosità paradisiaca, sta al di fuori del tempo. Là si trova anche la terra delle grandi, immediate creazioni, come le descrive il mito e le illustra la Genesi. E là non esiste la morte. Nell'amplesso d'amore è rimasta in noi una scintilla della grande luce di tale mondo creativo: voliamo, come scagliati da una balestra, al di là del tempo. (it) |